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RESISTANCE – Raising awarnESs of MaritIme Spatial planning imporTANCE

Durata: 2019-2023

Cross-border cooperation program: Interreg Italy-Croatia 2014-2020

PROJECT DURATION: 1/4/2022 – 30/6/2023

PROJECT PARTNERS: 

MUNICIPALITY OF PODSTRANA, HEALTHY CITY, CETACEA FOUNDATION, CA’ FOSCARI UNIVERSITY OF VENICE, UNIVERSITY OF FERRARA, EMILIA ROMAGNA REGION, PI SEA AND KARST, KORNATI NATIONAL PARK PUBLIC INSTITUTION

TOTAL BUDGET: 599.675,00 €

The project is co-financed by European Union from European Regional Development Fund

RESISTANCE è un esempio della cooperazione di vari esperti,  rappresentanti di enti locali, regionali, istituzioni educative e organizzazioni ambientali internazionali, che valuteranno congiuntamente le buone pratiche già sviluppate per l’uso sostenibile delle risorse marine e costiere. Tutti i PP coinvolti lavoreranno insieme per stabilire linee guida per preservare la ricchezza del Mare Adriatico ottenendo i massimi benefici economici e proteggendo l’ecosistema marino. RESISTANCE utilizzerà le buone pratiche, i risultati e tutti i vantaggi disponibili dai progetti SOUNDSCAPE, ECOSS, ECOMAP, NET4MPLASTIC, DORY, ML-REPAIR e SASPAS per sviluppare una crescita sostenibile, affrontare l’inquinamento e la contaminazione e proteggere la biodiversità unica del Mare Adriatico.

Website

MARLESS – MARine Litter cross-border awarenESS and innovation actions

Durata: dal 2020 al 2023

Capofila: Regional Agency for Environmental Protection and Prevention of Veneto (ARPA Veneto).
Partner: Fondazione Cetacea, Ministry of Environment Protection and Energy, Autonomous Region Friuli-Venezia Giulia, Regional Development Agency Dubrovnik-Neretva County- DUNEA, University of Dubrovnik, Alma Mater Studiorum – University of Bologna, Ruer Boškovi Institute, IRENA – Istrian Regional Energy Agency L.T.D, Apulia Region, Region of Veneto, Emilia-Romagna Region.

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Materiali solidi costruiti e utilizzati dall’uomo, poi dispersi in ambiente marino, vanno a costituire il marine litter. E’ stato dimostrato che la presenza di questi materiali nell’ambiente può causare danni agli organismi e agli habitat marini e causare delle problematiche di tipo socio-economico.

Grazie alla cooperazione tra partner italiani e croati, il progetto MARLESS potrà non solo studiare la presenza di questi rifiuti in Adriatico e le diverse fonti d’immissione di tali inquinanti, ma anche mettere in atto iniziative finalizzate a ridurre gli impatti ecologici, sociali ed economici.

Le azioni pilota del progetto prevedono attività di campionamento, di sensibilizzazione per un ampio ventaglio di persone e di sperimentazione di nuove metodologie atte a rimuovere e trattare i rifiuti marini.  In particolare per queste ultime, si utilizzeranno seabin, droni, barriere fluviali e azioni di “Fishing For Litter” in collaborazione con i pescatori.

Sito Web

LIFE Medturtles

Durata: 2019-2023

Capofila: Università di Pisa.

Partners: Fondazione Cetacea Onlus, Facultèé des Sciences de Sfax, Herpetofauna Albanian Society (Shoqata), Pamukkale Bilim Merkezi Derneği, Universitat de Valencia.

LIFE Medturtles prosegue e implementa le azioni del progetto LIFE Euroturtles. Il progetto include azioni collettive per migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni di tartarughe marine dell’UE e nelle zone confinanti, riconoscendo l’importanza di un approccio a livello mediterraneo attuato sia nei paesi dell’UE che nei paesi terzi, vista la natura migratoria delle due specie target: la Caretta caretta e la Chelonia mydas.

Le azioni includeranno
a) proteggere i siti di nidificazione;
b) ridurre l’impatto della pesca accidentale, intervenendo sulla sensibilizzazione dei pescatori, promuovendo sistemi di pesca sostenibili e rimuovendo gli attrezzi fantasma dal fondo del mare;
c)raccogliere informazioni sulle popolazioni di tartarughe in Mediterraneo e sui loro movimenti;
c) migliorare la capacità di recupero e cura delle tartarughe ferite da parte dei CRTM;
d) sensibilizzare l’opinione pubblica – attraverso web e social media dedicati, kit educativi, eventi pubblici, lezioni, app di citizen scienze;
e) migliorare la cooperazione tra beneficiari, altre organizzazioni di conservazione e autorità competenti.

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Tarta Life

Durata: 1 Ottobre 2013 – 30 Settembre 2018 (prorogato a Settembre 2019)

Capofila: Consorzio Nazionale delle Ricerche Ancona (CNR ISMAR).
Partner: Fondazione Cetacea, Legambiente, Consorzio UNIMAR, Parco Nazionale dell’Asinara, Area Marina Protetta Isole Egadi, Area Marina Protetta Isole Pelagie, Provincia di Agrigento.

Il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso il fondo LIFE+ NATURA 2012 e cofinanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale Pesca e dalla Regione Marche.

L’obiettivo principale del progetto TARTALIFE è la riduzione della mortalità della tartaruga marina Caretta caretta indotta dalle attività di pesca e dunque contribuire alla conservazione della specie nel Mediterraneo.

TARTALIFE sta perseguendo la riduzione della mortalità di Caretta caretta determinata accidentalmente dalle attività di pesca professionali attraverso 2 obiettivi specifici:

  • riduzione del bycatch effettuato con palangari, reti a strascico e da posta, con diffusione di ami circolari e TED perfezionati e sperimentazione di luci UV come deterrente per le tartarughe e di un attrezzo alternativo alle reti da posta
  • riduzione mortalità post cattura, con formazione dei pescatori e rafforzamento dei Presidi di recupero/primo soccorso.

Tante sono anche le attività di divulgazione e sensibilizzazione del pubblico (adulti e bambini) fatte in questi 6 anni di progetto

Sito Web

ALL Aquatic Life Lab

Durata: 2018-2020

Capofila: Fondazione Enrico Mattei.
Partner: Fondazione Cetacea, ENI, CivicaMente, Blue World Institute.

E’ un progetto Erasmus + che vede coinvolte 4 scuole, una a Ravenna, una a Gela, una a Cipro e una in Croazia.

ALL vuole essere un’esperienza di educazione agli habitat marini del Mar Mediterraneo, una ricerca collaborativa che vedrà coinvolti 150 studenti e 20 figure di supporto tra insegnanti, tutor ed editori. Grande importanza verrà data all’elaborazione di esperienze digitali per scoprire la biodiversità marina.

Sito Web

Clean Sea Life

Durata: dal 2016 al 2020.

Capofila:  Parco Nazionale dell’Asinara

Partner: CoNISMa, Fondazione Cetacea, Legambiente, MedSharks e MPNetwork.

Clean Sea Life, supportato dal programma LIFE dell’Unione Europea, è un progetto con l’obiettivo ridurre il problema della marine litter. Nei quattro anni di progetto i partner stanno coinvolgendo tutti coloro che hanno un rapporto quasi quotidiano con il mare, per lavoro, sport o per passione, in una campagna di prevenzione e pulizia di coste e fondali, e stanno promuovendo l’impegno attivo per l’ambiente marino anche nelle scuole.

Il progetto inoltre sta fotografando la realtà italiana, identificando le zone maggiormente colpite e che

necessitano attenzione e fornirà alle autorità, attraverso l’esperienza dei cittadini, un contributo

importante per comprendere la natura e l’origine dei rifiuti marini. Clean Sea Life si occupa anche di individuare, con l’aiuto di operatori e amministratori locali, le migliori pratiche di gestione e prevenzione, e di promuovere su scala nazionale e mediterranea linee guida condivise.

Importante attività su cui Fondazione Cetacea sta puntando molto è quella del Fishing For Litter, cioè il coinvolgimento dei pescatori a strascico nella pulizia dei fondali marini.

Sito Web

Soundscape

Durata: dal 2019 al 2020.

Capofila: Institute of Oceanography and Fisheries (IOF) of Split.

Partner: Blue World Institute of Marine Research and Conservation of Lošinj (BWI), Cetacea Foundation of Riccione, the Croatian Ministry of Environment and Energy (MEE), the Environmental Protection Agency (ARPA) of Friuli Venezia Giulia, the Insitute of Marine Science of Venice (under the National Research Council), Marche Region, and the Teaching Institute of Public Health of Rijeka (TIPH). Soundscape è un progetto finanziato dal programma europeo INTERREG ITALIA CROAZIA.

E’ stato già comprovato da studi in altri mari del mondo che l’inquinamento acustico marino ha conseguenze molto negative sul mare e soprattutto su chi lo abita. Il progetto prevede la creazione di una cooperazione scientifica e istituzionale transfrontaliera per monitorare in maniera sistematica tramite boe dotate di idrofoni  il rumore subacqueo nell’Alto Adriatico sia nelle acque italiane che croate in modo di misurare e mappare l’inquinamento acustico causato dalle attività antropiche (piattaforme, traffico nautico, turismo costiero ecc..) e valutarne l’ impatto sulle specie marine soprattutto quelle a rischio al fine di elaborare un piano per un uso sostenibile delle risorse marine e costiere che non danneggi l’ecosistema marino.  L’inquinamento acustico marino non è mai stato misurato in Adriatico prima d’ora, quindi questo progetto della durata di 2 anni fornirà un importantissimo punto di partenza per ulteriori scoperte scientifiche e soprattutto per la progettazione di un piano di gestione sostenibile degli ecosistemi marini e costieri.

Sito web

Shark Life

Durata: 2011-2014.

Capofila: CTS

Partner: AGCI Pesca, AMP pelagie, FIPSAS, CIBM di Livorno, AMP della Maddalena, Univ. Calabria

Il progetto europeo Life Sharklife aveva come obiettivo principale quello di contribuire all’attuazione delle politiche comunitarie e dei regolamenti sulla biodiversità, in particolar modo la protezione dei pesci cartilaginei, soprattutto gli squali elefante e i trigoni viola, nei mari italiani, riducendo la mortalità causata dalle attività di pesca professionale e sportiva.

Le azioni concrete di conservazione riguardavano la promozione di dispositivi per la pesca a basso impatto sui trigoni viola (ami circolari), lo sviluppo di un sistema per ridurre la cattura accidentale di squali elefante, l’implementazione di una politica di tag & release per le gare di pesca sportiva e l’attività di una formazione specifica per i pescatori, veterinari e il personale della guardia costiera deputato ai controlli sulla pesca. Inoltre, erano previste attività dedicate a sensibilizzare l’opinione pubblica, formazione e diffusione dei risultati del progetto attraverso mostre, pannelli informativi, opuscoli informativi e volantini.

Adriatic +

Durata: da aprile 2016 a novembre 2016.

Capofila: Città di Pescara

Partner: Fondazione Cetacea, Blue World Institute, Institute for Marine Biology of Montenegro, Regione Abruzzo, Regione Marche, Regional Development Center Koper, Istitute of Water of the Republic of Slovenia, Institute of Oceanographic and Fisheries of Split.

Finanziato dallo strumento economico della comunità europea IPA ADRIATIC CROSS BORDER COPERATION 2007 – 2013

Lo scopo del progetto è stato capitalizzare e diffondere i risultati ottenuti da cinque progetti IPA Adriatic CBC: NETCET, SHAPE, HAZADR, DEFISHGEAR e BALMAS.

I suoi obiettivi generali erano:

– Condividere esperienze per migliorare lo stato di salute dell’Adriatico;

– affrontare il problema della qualità ambientale rispetto agli ecosistemi marini, costieri e terrestri, attraverso una cooperazione a livello della macroregione adriatica, al fine di garantire il benessere economico e sociale delle comunità;

– Promuovere la biodiversità come elemento di sviluppo territoriale per lo sviluppo del turismo sostenibile.

Allo scopo di raggiungere gli obiettivi preposti, sono stati organizzati eventi e attività che sensibilizzassero i rappresentanti delle autorità locali e regionali, imprese, associazioni, istituti di ricerca, bambini in età scolare e il pubblico in generale lungo le due sponde del Mar Adriatico.

NetCet

Durata: 2007-2013

Capofila: Città di Venezia
Partner: Univ. Di Padova, Blue World Institute (BW),Città di Pescara, Herpetofauna Albania Society (HAS); IBM di Koper, ISPRA, WWF Italia, State Institute Natural Protection di Zagabria, APAWA,Univ. Di Primorska, Marine Educational center of Pula.

Il progetto europeo Adriatic IPA NetCet aveva come obiettivo principale lo sviluppo di strategie comuni per la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine nell’Adriatico grazie ad una Cooperazione pan-Adriatica e aveva come azioni concrete:
• la realizzazione di un network di città che si impegnassero concretamente nella tutela di cetacei e tartarughe marine;
• la creazione di un database condiviso collegato con banche dati già esistenti a livello nazionale ed internazionale su cetacei e tartarughe marine;
• l’organizzazione di corsi di formazione e workshop per lo scambio di esperienze tra partner del progetto e organizzazioni (ad es. procedure comuni per gli esami clinici o la costruzione di centri di soccorso per tartarughe marine);
• la costruzione o il miglioramento di centri di soccorso per tartarughe marine in luoghi strategici;
• la creazione di un programma coordinato di monitoraggio per accrescere la disponibilità dei dati e migliorare le conoscenze rilevanti in relazione alla tutela di cetacei e tartarughe marine (ad es. 25 tartarughe marine sono state rilasciate in mare dopo le cure munite di trasmittente satellitare);
• l’organizzazione di attività per accrescere la consapevolezza di pescatori, diportisti e scolaresche riguardo alla presenza e alla necessità di tutela a favore di cetacei e tartarughe marine con la realizzazione anche di kit educativi per studenti.

Sito web

TartaNet

Durata: 2004-2008

Capofila: CTS
Partner: AGCI Pescara, Area Marina Protetta Punta Campanella, Università di Torino, Università di Siena, Legambiente, Legapesca, PN della Maremma.

Il progetto europeo Life Tarta-net consisteva nella realizzazione di una grande rete nazionale tra centri di recupero in essere e da realizzare, ricercatori ed istituzioni, per implementare il recupero e la cura delle tartarughe marine sul suolo italiano. Grazie al progetto hanno visto la luce 5 nuovi Centri di Recupero, una banca dati nazionale e un servizio di pronto intervento tartarughe attivo 24 ore su 24, oltre ad essere definite le linee guida per un piano nazionale di riduzione delle interazioni con le attività di pesca professionale.