a
ecologist
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. In consequat dignissim interdum, quis bibendum.
call us 1-677-124-44227
ecologist@mikado-themes.com
instagram
follow us
Fondazione Cetacea Riccione e Ospedale delle Tartarughe > Blog  > Si è concluso Into the blue 2025

Si è concluso Into the blue 2025

Into the blue – sea life fest 2025: il festival della Fondazione Cetacea che racconta il mare e agisce per il mare.

Si è conclusa domenica la quinta edizione dell’evento che ha visto coinvolte le città di Rimini e Riccione.

 

Into the Blue – 2025, il festival della Fondazione Cetacea sulla conservazione dell’ambiente marino in occasione del Decennio del Mare e della Giornata Mondiale degli Oceani, ha offerto per 10 giorni proiezioni, performance, laboratori per ragazze e ragazzi e attività concrete volte alla protezione del mare Adriatico e delle specie che lo abitano, come tartarughe marine e cetacei.

Un tuffo nel mare Adriatico attraverso eventi per coinvolgere un pubblico ampio e diversificato con attività pensate per target diversi: ragazzi e ragazze, bambini e bambine, aziende, associazioni sportive e ambientaliste, volontari e grande pubblico.

Eventi come proiezioni e performance, tutti completamente liberi e gratuiti in piazzale Ceccarini a Riccione e presso la Cineteca e il Cinema Teatro Tiberio a Rimini, hanno avuto un grande successo di pubblico: le proiezioni del film Breath di Ilaria Congiu, dei documentari prodotti dalla National Geographic Society sul mare Adriatico (“Il tesoro nascosto delle isole Tremiti” di Giovanni Chimienti e “Il Pescatore, l’Alieno e il Mare” di Elisabetta Zavoli) e la performance Tropico Mediterraneo del giornalista Stefano Liberti.

Una menzione particolare va alla presentazione di un primo estratto del documentario “Un mare molto piccolo” dei registi Elisa La Boria e Luka Bagnoli, prodotto dalla stessa Fondazione Cetacea e che tratta la storia dei delfini di Rimini, dall’apertura del Delfinario nel 1968 al loro sequestro preventivo nel 2013: un momento importante per ripensare insieme alla storia recente della città di Rimini e a come sta evolvendo la nostra relazione con gli altri animali. Il progetto è stato sposato dall’amministrazione di Rimini e da LAV.

Anche in questa edizione sono state protagoniste la scienza e la conservazione: il professor Marco Candela dell’Università di Bologna ha presentato i risultati di uno studio sul microbioma marino dal titolo “Uno sguardo sull’ecologia microbica del tratto di costa tra Rimini e Riccione: tra terra, mare e presenza umana”, mentre diversi appuntamenti di citizen science, la raccolta dati scientifici con la collaborazione dei cittadini, hanno visto la catalogazione dei rifiuti recuperati dai volontari in spiaggia, in mare (dai sub del club Gran Blu di San Marino) e lungo il fiume Marecchia in collaborazione con Easy Market, HBX Group.

Sempre da annoverare tra gli eventi volti alla conservazione del mare Adriatico, il corso rivolto in primis ai volontari della Fondazione Cetacea sul riconoscimento e gestione dei nidi di tartarughe marine sulle spiagge altamente antropizzate: in quest’occasione è stato simulato il ritrovamento di un nido sulla spiaggia adiacente al centro di recupero tartarughe marine di Riccione, e i presenti sono stati formati dai formatori del Museo di Storia Naturale di Calimera, Piero Carlino e Nicolò Molle su come supportare l’intervento di conservazione.

Per concludere il festival domenica 15 si è tenuto un evento rivolto ad aziende locali per presentare modelli di business improntati sulla sostenibilità e la valorizzazione degli ecosistemi marini dal titolo “Blue Impact: Come coniugare impresa e impatto positivo” organizzato insieme a Sea The Change, startup innovativa a vocazione sociale il cui obiettivo è collegare la tutela degli ecosistemi marini con le strategie di sostenibilità delle aziende.

Anche quest’anno il festival è stato possibile grazie a una rete di partner, in primis Club Nautico Rimini e Rimini Blue Lab, il patrocinio dei Comuni di Rimini e Riccione, Regione Emilia Romagna e Guardia Costiera e i contributi di Riviera Banca, Coopservice, la Saponaria, COOP Allenza 3.0 e Terranova.

 

 

Share

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.