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Fondazione Cetacea Riccione e Ospedale delle Tartarughe > Blog  > Nasce a Goro (Fe) un Centro per il soccorso e la cura delle tartarughe marine

Nasce a Goro (Fe) un Centro per il soccorso e la cura delle tartarughe marine

L’assessore regionale Paola Gazzolo: “E’ il secondo Centro che si attiva sulla nostra costa, dopo quello di Riccione: garantisce un servizio fondamentale a tutela della biodiversità e di una specie in via di estinzione”

Bologna – Taglio del nastro oggi, a Goro, per il primo Centro di soccorso e cura delle tartarughe marine a servizio di tutta la costa ferrarese. Ha trovato casa nella sede locale di Arpae, dove sono state posizionate due vasche per accogliere ed accudire gli animali malati o feriti.

“E’ la seconda struttura di questo tipo che sorge sulla costa emiliano-romagnola dopo “l’ospedale delle tartarughe” di Riccione dove, a partire dal 1994, si sono recuperati oltre 600 esemplari”, afferma Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente. “I Centri sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e per la tutela di specie in via di estinzione, come appunto le tartarughe marine: permettono di intervenire in caso di spiaggiamenti e di agire con tempestività, riducendo la mortalità nei casi di cattura accidentale durante le attività di pesca”.

All’attività del nuovo Centro collabora un “pool” di enti composto da Polizia provinciale di Ferrara, Fondazione Cetacea e importanti realtà associative: Aics (Associazione italiana cultura e sport), Circolo velico Volano, Corpo dei Vigili giurati di Goro, Enpa (Ente nazionale protezione animali). Tutti i volontari hanno seguito un corso di preparazione per affinare le tecniche di recupero degli animali.

“Ospitare il nuovo Centro di primo soccorso per le tartarughe è un ulteriore passo in avanti nella tutela di un ambiente delicato come l’Adriatico, che trova nella sede del Distretto Daphne di Goro uno dei presidi più vicini alla comunità e agli operatori economici del territorio”, aggiunge Giuseppe Bortone, direttore generale di Arpae Emilia-Romagna. “Presso questa sede sono state recentemente integrate le attività di studio e monitoraggio delle acque di transizione della Sacca di Goro a tutela dell’ecosistema e dell’economia locale condotte dalla Struttura oceanografica Daphne, punto di elevata competenza, riconosciuta anche a livello nazionale e capofila dell’area Adriatica per la Strategia marina europea”.

Il Centro di Goro è un risultato concreto del progetto Tartalife che, nell’ambito del programma comunitario “Natura 2000”, tra 2013 e 2018 ha lavorato per aumentare il numero di punti di raccolta con vasche per la sosta temporanea lungo le coste di Emilia-Romagna e Marche.

“La Regione è impegnata in questo campo fin dal 2012 con l’istituzione della Rete regionale per la conservazione e la tutela delle tartarughe marine: l’obiettivo è condividere con tutti gli attori che operano lungo il litorale le azioni per salvaguardare una specie presente nel nostro mare, ma minacciata”, continua Gazzolo. “Nel 2019 rinnoveremo l’Accordo alla base della Rete per valorizzare a pieno le buone prassi già sperimentate, facendole diventare vere e proprie Linee Guida e norme univoche sul recupero e la liberazione delle tartarughe da Goro a Cattolica: si tratta di animali marini sempre più numerosi nel nostro Adriatico, a garanzia della qualità dell’acqua e dell’habitat che offre”.

 

Dal sito della Regione Emilia Romagna https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/tutela-biodiversita-nasce-a-goro-fe-un-centro-per-il-soccorso-e-la-cura-delle-tartarughe-marine

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