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Nasce ADRIONET: la rete dei Centri di Recupero Tartarughe Marine!

UN GRANDE PASSO AVANTI NELLA TUTELA DELLE TARTARUGHE MARINE IN ADRIATICO E IONIO: è NATA LA RETE ADRIATICO-IONICA! Si è costituita la Rete Adriatica e Ionica dei CRTM (Centri di Recupero Tartarughe Marine) con la finalità di migliorare le attività di difesa di questi rettili marini fortemente minacciati dall’attività antropica in mare, sulle coste e dalla degradazione del loro habitat. Il mar Adriatico è una zona di estrema importanza per le popolazioni mediterranee di tartarughe marine: circa 70.000 è il numero di esemplari stimati. Per questo è necessario coordinare le azioni di conservazione lungo tutta la costa e lungo quelle del vicino Ionio. Soci fondatori di questa...

Il mare in mostra alla Fondazione Cetacea: MareArte, un progetto di “arte postale”.

Fino alla fine di agosto la nostra sede di Riccione (viale Torino 7/A) ospiterà la mostra itinerante “MareArte”. Il progetto è dell’artista milanese Diego Racconi: piccole opere d'arte in formato cartolina spedite da artisti di tutti i quattro angoli del mondo, che narrano il rapporto fra l'Uomo e il Mare e che al termine del lockdown hanno viaggiato attraverso i continenti per arrivare nella buchetta postale del nostro Centro di Recupero delle Tartarughe Marine. Ora il progetto si amplia: adulti e bambini, artisti e principianti sono invitati a produrre opere pittoriche in formato cartolina sul tema del mare e della sua salvaguardia. Sono circa un...

Evaluation of microplastic content in faecal sample from hospitalized loggerhead sea turtles […]

Evaluation of microplastic content in faecal sample from hospitalized loggerhead sea turtles (Caretta caretta) of the North Adriatic Sea.   Tesi di Laurea Magistrale in Biologia Marina della Dott.ssa Chiara Roncari - Alma Mater Studiorum Università di Bologna.   In breve: lo scopo dello studio è stato quello di valutare il contenuto di microplastiche nei campioni fecali di 45 fra le tartarughe marine Caretta caretta ricoverate presso il centro di recupero fra il 2016 e il 2019 , cercando così di fornire nuove informazioni utili per la ricerca in questo campo e di offrire un contributo nella gestione del animali durante le fasi di degenza.   Abstract: Le microplastiche sono...

Calcareous nannofossils to reconstruct the Eastern Mediterranean Sea […]

Calcareous nannofossils to reconstruct the Eastern Mediterranean Sea paleoceanography at the time of sapropel S6 deposition (180 ka ago)   Tesi di Laurea Magistrale in Biologia Marina della Dott.ssa Laura Aiudi - Università Politecnica delle Marche.   In breve: Indagare le condizioni paleoclimatiche che hanno portato alla deposizione del sapropel S6 tramite lo studio delle associazioni di nannofossili calcarei, il confronto con la letteratura e altri proxy provenienti dalla stessa carota quali isotopi stabili dell'ossigeno, dinocisti e pollini.   Abstract: Il Mediterraneo viene definito come perfetto “laboratorio" per studiare l'effetto dei cambiamenti climatici in quanto soggetto a questi più di altre zone. Essendo infatti un bacino semichiuso è più sensibile alle variazioni...

Misure per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19

📣📣📣INFORMAZIONE IMPORTANTE A seguito delle disposizioni del DCPM 8 marzo 2020 e salvo ulteriori disposizioni da oggi fino al 4 aprile non saremo aperti al pubblico e saremo presenti in sede in orari ridotti solo per prenderci cura delle tartarughe ricoverate. Per qualsiasi emergenza il numero a cui contattarci è 3345688320, per tutto quello che non è urgente e strettamente necessario (come il recupero di un animale in difficoltà, per intenderci) ci potete scrivere una mail a informazione@fondazionecetacea.org....

Una boa al largo di Rimini per monitorare l’inquinamento acustico sottomarino.

L’inquinamento è presente in mare sotto molteplici forme, non sempre percepibili coi nostri sensi: l’inquinamento da sversamento di sostanze tossiche, l’inquinamento da rifiuti solidi, ma anche l’inquinamento termico e l’inquinamento acustico. Quest’ultimo per esempio, pur non essendo percepibile sott’acqua dall’orecchio umano, merita di essere studiato ed approfondito per le sue conseguenze sulla fauna marina in quanto l’acqua permette una propagazione del suono più veloce di quanto avvenga in aria, circa 1500 metri al secondo, cioè circa 4 volte tanto. Numerosi studi attribuiscono all’eccessivo rumore subacqueo la responsabilità di morti e spiaggiamenti di diversi organismi marini, in particolar modo i cetacei. Le fonti principali di questa...